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Audio e Home Theater

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L'Home Theater, traducibile in italiano come "cinema in casa", descrive un sistema audio/video finalizzato ad avvicinare il più possibile la fruizione di prodotti home video all'esperienza cinematografica.
Sebbene il concetto di home theater (o home theatre) comprenda sia il sistema audio che quello video, in questo articolo ci concentreremo sostanzialmente sul primo, più interessante per un sito che si occupa di audio.
Semplificando un po', possiamo dire che da un punto di vista audio l'obbiettivo principale di un sistema home theater è quello di immergere l'ascoltatore in un ambiente sonoro tridimensionale, coerente con il contenuto video cui è riferito.

Sony Home Theater

Appunti di evoluzione tecnologica

Il primo sistema di audio tridimensionale nasce con il Dolby Stereo, realizzato dalla Dolby Laboratories Inc. verso la fine degli anni 70. Questo standard prevedeva in genere una configurazione a 4 canali (frontale centrale, destro e sinistro, posteriore): il segnale audio della pellicola era infatti elaborato da un apposito decoder Dolby Stereo che inviava il suono ai vari canali.
Il Dolby Stereo cominciò a diffondersi soprattutto dopo il grande successo ottenuto dal suo impiego nella saga Star Wars, e nel corso degli anni ottanta e novanta è divenuto di fatto uno standard per il surround in ambito cinematografico.
Da questo è stato poi sviluppato il Dolby Surround, dedicato all'home video e alla televisione.
Il Dolby Surround si basava su 2 canali frontali e uno posteriore: il canale posteriore, monofonico, riproduceva soltanto una certa gamma di frequenze (dai 100 Hz ai 7 kHz), simulando principalmente rumori ambientali.
Dallo standard Dolby Surround sono derivate poi varie versioni:

  • Dolby Surround
  • Dolby Surround Pro Logic
  • Dolby Surround Pro Logic II
  • Dolby Surround Pro Logic IIx

Il Dolby Surround Pro Logic è basato su 4 canali (3 frontali, uno posteriore), i successivi su 5.1. Nell'evoluzione viene infatti introdotto un canale LFE (dedicato agli effetti a bassa frequenza; da qui il nome di Dolby 5.1, a indicare i 5 canali più il canale effetti LFE); sebbene nei sistemi casalinghi gli effetti LFE siano in genere riprodotti dal subwoofer, il canale LFE e il subwoofer non sono sinonimi: il subwoofer (a differenza di LFE) non rappresenta un canale, ma piuttosto un altoparlante che riproduce solo le basse frequenze. I canali posteriori, infine, non hanno più limiti di frequenza.

Gli standard attuali

Gli standard attuali più diffusi in ambito home theater sono:

Dolby Digital (AC-3)

Basato sulla codifica AC-3 (il sistema di compressione psicoacustica adottato), il Dolby Digital è l'evoluzione del Dolby Pro Logic, e come dice il nome lavora con audio digitale.
Introdotto al cinema con Batman, il ritorno nel 1992 e successivamente diffusosi anche in ambito home (con l'avvento dei DVD), il sistema prevede l'utilizzo di fino a 5.1 canali (sebbene possa supportare anche soluzioni più semplici). La qualità audio massima arriva a 16 bit a 48 kHz.
Successive evoluzioni di questo standard sono: Dolby Digital EX (fino a 6.1 canali), Dolby Digital Plus.

Dolby Digital logo

DTS

Il DTS è il rivale diretto del Dolby Digital, ed è stato introdotto inizialmente al cinema con Jurassic Park, successivamente anche in ambito home.
Prevede anch'esso una configurazione fino a 5.1 canali, con un audio fino a 24 bit a 48 kHz. Essendo l'audio meno compresso (il DTS ha un bitrate fino a 6 volte superiore al Dolby Digital) rispetto all'AC-3, permette in teoria una qualità superiore (in realtà, specie su un sistema casalingo, è davvero difficile notare differenze).
Il DTS-ES rappresenta l'evoluzione a 6.1 canali.

Dts logo

Gli standard futuri

Vi sono inoltre delle evoluzioni di Dolby Digital e DTS che dovrebbero diffondersi con i nuovi formati HD, ossia il Blu-ray ed eventuali alternative (allo stato attuale assenti, visto l'abbandono di Toshiba del formato HD-DVD).

  • Dolby TrueHD: fino a 14 canali, con qualità audio massima di 24 bit a 192 kHz
  • DTS-HD: fino a 8 canali, 24 bit a 192 kHz

Questi formati, oltre alla possibilità di un maggior numero di canali, offrono una qualità audio superiore. Resta da vedere quanto, almeno in ambito home, questa superiorità sia effettivamente percepita, specie sulla stragrande maggioranza dei sistemi home theater venduti, ossia sistemi a basso costo.


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