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Microfoni dinamici, microfoni a condensatore, microfoni a nastro

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microfonoIn questo articolo prenderemo brevemente in esame le tre principali tipologie costruttive dei microfoni, evidenziandone pregi e limiti.
Premetto che tralasceremo in questa sede di approfondire le caratteristiche tecniche dei microfoni in generale, e daremo per scontato la conoscenza di un minimo di terminologia specifica, per le quali si rimanda a questo articolo sui microfoni pubblicato in passato.

Microfoni dinamici

Sono la tipologia più diffusa, i classici microfoni che si trovano in sala prove o che si usano nelle esibizioni dal vivo.
Il loro principio di funzionamento può essere "paragonato" ad un diffusore che opera al contrario. Una bobina di filo metallico, a contatto con il diaframma, è sospesa in un campo magnetico (dato dalla presenza, appunto, di un magnete); quando le onde sonore mettono in vibrazione il diaframma, entra dunque in vibrazione anche la bobina, generando così un segnale elettrico proporzionale.
Shure SM58, dinamicoI microfoni dinamici sono utilizzati in ambito live (ad es. per le voci), per la ripresa di strumenti amplificati (come la chitarra elettrica oppure il basso elettrico) e suoni percussivi (batteria).

  • Vantaggi: risposta abbastanza accurata, robustezza e versatilità, possono catturare livelli sonori elevati senza distorsione, non necessitano di alimentazione dedicata, semplicità costruttiva e costo in genere minore rispetto ad altre tipologie
  • Svantaggi: risposta in frequenza non lineare e meno fedele rispetto ad altre tipologie costruttive, gamma di frequenze medio alte e alte più povera, effetto prossimità accentuato

Microfoni a condensatore

Audio-Technica AT4050SM, a condensatoreSono microfoni usati soprattutto in studio di registrazione.
In questi microfoni il diaframma costituisce, insieme ad una lamina metallica posteriore (vicina) allo stesso, l'armatura del condensatore.
Il diaframma e la lamina posteriore sono caricati elettricamente dall'alimentazione dedicata a +48 V; quando l'onda sonora mette in vibrazione il diaframma, la distanza fra questo e la lamina (ovvero le due parti polarizzate) si modifica (facendo così variare la capacità del condensatore), con la produzione di un segnale in uscita proporzionale a queste variazioni.
I pregi nella resa di questi microfoni sono intuibili dalla stessa tipologia costruttiva: il diaframma molto sottile consente un'accuratezza maggiore - in particolare alle alte frequenze - e una risposta più rapida.
Sono la scelta preferibile per la ripresa in studio di voci e strumenti acustici (es. chitarra acustica e altri strumenti a corda), piatti e altre parti della batteria.

  • Vantaggi: sensibilità elevata e definizione migliore dei dinamici, risposta molto precisa e lineare, risposta accurata alle frequenze medio alte e alte, ottima risposta ai transienti (variazioni dinamiche)
  • Svantaggi: maggior delicatezza (fatto che li rende poco comodi nell'uso dal vivo), necessità di alimentazione dedicata, mediamente più costosi dei microfoni dinamici

Microfoni a nastro (ribbon)

Audio Engineering Associate R84, a nastroI microfoni a nastro sono oggi molto meno diffusi, e la scelta del loro utilizzo è legata in genere ad esigenze specifiche.
In questa tipologia costruttiva, il nastro/diaframma (una sottilissima striscia metallica) è sospeso in un campo magnetico, e vibrando a causa delle onde sonore, genera un segnale elettrico.
Sebbene questi microfoni non necessitino di alimentazione per funzionare, alcuni modelli recenti sono dotati (al fine di aumentare il livello del segnale in uscita, tipicamente molto basso) di preamplificazione integrata, che prevede l'utilizzo dell'alimentazione Phantom a +48 V. Presentano generalmente una ricettività bidirezionale (o a figura a 8).
I microfoni a nastro sono stati uno standard diffuso per la ripresa professionale (mondo del cinema compreso) dagli anni 20 agli anni 50 del secolo scorso, e il loro timbro caratterizza in maniera inconfondibile molte registrazioni del periodo; per questo motivo, attualmente sono una scelta interessante quando si è alla ricerca di sonorità vintage.
Più in generale, sono particolarmente apprezzati per la loro timbrica calda e morbida (presentano tipicamente una curva di risposta in frequenza che cala progressivamente oltre un certo range, con medio alti e alti dolcemente ovattati), e vengono utilizzati per la ripresa di voci e strumenti acustici (ad esempio archi e ottoni).

  • Vantaggi: timbro molto caldo e morbido ma definito, risposta lineare nella gamma bassa e media, aiutano a scaldare e dare colore ad una certa freddezza della registrazione digitale, sound vintage
  • Svantaggi: particolarmente delicati (un uso improprio li può facilmente danneggiare), sensibilità bassa, costo significativamente più elevato rispetto alle altre tipologie costruttive