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Mixare una canzone pop - Equalizzazione: riduzione delle armoniche

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Indice
Mixare una canzone pop
Prima di cominciare
Familiarizzare con il brano
Calibrate le orecchie con un mix di massima
Il missaggio vero e proprio
Usare un noise gate
Aggiungere le parti di pad
E' il momento di una pausa
Aggiunta delle parti principali e tecniche di equalizzazione
Equalizzazione: riduzione del rumore
Equalizzazione: riduzione delle armoniche
Equalizzazione: miglioramento del suono
Bong, Boff e brillantezza
Equalizzazione: posizionamento a distanza
Equalizzazione: creare spazio nel mix
Equalizzazione: livelli automatici nel mix
Equalizzazione e trattamento delle parti principali
Tracce condivise
Riepilogo: aggiungiamo le parti principali
Regolazioni accurate dei livelli del mix
La lucidatura finale
Registrare il mix su DAT o CD
Riepilogo

Il suono caratteristico di una cassa della batteria che fa "doink" basta per mandare in crisi un tecnico del suono. Probabilmente è il problema più comune quando si registra o si mixa un vero kit di batteria. La soluzione, naturalmente, è assicurarsi di avere una cassa di batteria che non suoni "doink"! – ma non è sempre facile.

Capita di passare un sacco di tempo ad appiccicare nastro adesivo sulle pelli della batteria, e avere ancora problemi di risonanze. Naturalmente, un rullante è uno strumento decisamente risonante per definizione. Rimuovendo armoniche fastidiose, non soltanto potete modificare il suono del rullante,  ma anche – usando un EQ con una curva (bandwidth) stretta – creare nuove armoniche che prima non c’erano (è il suono dell’equalizzatore stesso a risuonare).

Abbassare armoniche fastidiose da sorgenti sonore reali (non di sintesi, NdT) usando l’equalizzazione, è una problematica che dobbiamo saper affrontare. Sicuramente è sempre meglio avere il suono corretto alla fonte – magari, in certi casi, cambiando lo strumento – ma il tempo a disposizione in una giornata non è infinito. Quando il tempo è limitato (e quando non lo è, se lo studio di registrazione costa 1500 $ al giorno? – o magari avete soltanto poco tempo libero per dedicarvi alle registrazioni), allora vanno cercate soluzioni pratiche e veloci. Risparmiate tempo prezioso per ciò che può fare davvero la differenza – come ottenere una buona performance dagli artisti, o riuscire a trovare gli equilibri corretti nel mix.

Un altro aspetto importante della registrazione sonora che i puristi dell’EQ tendono a trascurare, è che quando si registra un kit di batteria, si utilizza un posizionamento ravvicinato per i microfoni (ad es. con il microfono a pochi centimetri dalla fonte sonora), con microfoni cardiodi (o impostati su una direzionalità cardioide) – per riprendere selettivamente quello specifico elemento della batteria, o magari perché la direzionalità di quei microfoni non è modificabile. E cosa succede con i microfoni cardiodi?

Esatto! È il nostro vecchio amico (o sarebbe meglio dire "nemico"), l’effetto di prossimità! (aumento del volume delle basse frequenze che si presenta con microfoni con direzionalità singola, quando la sorgente sonora è particolarmente vicina, NdT). Qualsiasi elemento della batteria (o qualsiasi altro strumento) registrato con un microfono cardioide ravvicinato, presenterà un livello di basse frequenze esagerato. Questo è il motivo per il quale, registrando o mixando una vera batteria, finirete per tagliare un bel po’ di basse; non per ottenere un suono diverso da quello reale, ma per correggere il suono ripreso dal microfono e arrivare al vero suono dello strumento.

Liberamente tradotto da Mix a pop song - 7b - Harmonic Dampening per gentile concessione di AudioMelody



Commenti 

 
#1 Federico Loi 01-11-2014 00:00
Ho questo articolo in pdf, letto e riletto, una bibbia, non dice cosa fare ma come fare e una volta assimilati questi insegnamenti, lavorando in una stanza non trattata e a bassi volumi son riuscito ad ottenere un risultato come questo:

soundcloud.com/.../...
 
 
#2 Andrea 01-11-2014 10:33
Io lo trovo uno dei migliori tutorial (sebbene sia più un breve "trattato") sull'argomento mai realizzati.

Ad ogni modo la versione in PDF e questa sono frutto di due traduzioni diverse, e in alcuni punti ci sono delle differenze nel significato (sebbene in genere si tratti di sfumature).
 
 
#3 Federico Loi 01-11-2014 13:49
- Io lo trovo uno dei migliori tutorial (sebbene sia più un breve "trattato") sull'argomento mai realizzati.-

In effetti anche per me è più un trattato, ma mooolto illuminante, la mia esperienza è stata esaltante seguendo questi suggerimenti, come dimostra il link che ho allegato al commento precedente, altri "tutorial" del tipo fai così, fai cosà mi han portato a risultati che trovo deludenti, poi ovviamente l'esperienza porta a maturare e capire tante cose non scritte negli anni, non mi sono accorto delle differenze, ora le cercherò con più attenzione, comunque è a mio avviso il miglior contributo per chi fa home recording e ha la pazienza di leggere e ragionarci sopra.